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ARTIGIANALITÀ E GIOIELLO
L’artigianalità è nata col gioiello, fin dall’antichità, quando l’uomo
si è voluto ed ha incominciato a disegnare se stesso, gli animali
e gli oggetti che lo circondavano, nelle grotte in cui viveva, sulle
pareti rocciose, in punti facili da proteggere. Rami e sassi erano
gli attrezzi che insieme alle tinte, ottenute diluendo il succo di certi
frutti e polveri sottili, hanno regalato i colori indelebili che sono
arrivati fino a noi; figure di persone e di animali in movimento
commoventi nella loro naificità. Sono fantasie che ci parlano
del lavoro, del clima, del vivere di periodi antichissimi che man
mano si evolvono, con lo scorrere del tempo, fino a diventare
attualissimi.
Nel secolo dei secoli il gioiello, creato talvolta, con forme
divinatorie ed augurali, è stato un mezzo di scambio tra infinito e
reale.
Il modo per presentare se stesso a chi è più importante ed
dal quale, con questo oggetto, diventato ben presto in oro, si
chiedevano favori o si rendeva omaggio.
Il rosso, l’arancione, il giallo erano le tinte più usate, quelle che,
essendo forti e vivaci erano le più amate.
Imperatori, vescovi, personaggi importanti hanno, in seguito,
ricevuto oggetti anche in oro, ciondoli e stemmi lavorati e
personalizzati, a sostituzione del carattere divinatorio di prima,
per più terreni-favori ad indicare anche pregi e qualità del
personaggio dipinto nei ritratti a memoria di dinastie e casate.
Oggigiorno anniversari e qualità sono, spesso, ricordati
con incisioni, da date e frasi indicative di avvenimenti da non
dimenticare.
Questi pezzi sono unici e portano, spesso, la firma dell’orafo,
che ne specifica l’unicità e l’importanza.
Infatti, l’artista che cerca le proprie fantasie è forzato ad esprimersi
in un limitato numero di pezzi che lo identificano.
Nelle antiche dimore e nei musei i pezzi, medaglie, anelli, ciondoli,
dipinti nei ritratti hanno informato su epoche ed avvenimenti
del passato, spesso solamente qui recuperabili con assoluta
certezza.
L’oro è il metallo principe che viene usato in tutti i modi possibili.
Lo stato che ne ha di più, comanda. È lui che premia I vincitori
di Olimpiadi, gare di sport internazionali, qualità personali di
primordine… ed è l’ orafo artigiano che lo usa per esprimersi.
24 - il giornale dell’ Orafo